24/07/2006
Agricoltura
Concordia sul Secchia
Felice Guerzoni e il figlio Lorenzo Agricoltori
Agricoltura biodinamica e insegnamenti steineriani
PARTE 1
Quando ha iniziato a fare biodinamica?
Felice: la biodinamica qui è nata più o meno nel ’77-’78
in conseguenza del vigneto che avevo appena piantato, che aveva degli squilibri
di natura, era proprio squilibrato completamente, quindi ho dovuto cercare … e
qui attorno esiste ancora una soluzione di biodinamica, una scuola, che tra l’altro,
diciamo cosi, un po’ l’ho fondata anch’io … loro insegnano
questa cosa. Da allora non ho mai avuto problemi con il vigneto.
Dove si trova questa scuola?
Felice: si trova a Rolo, in provincia di Reggio. Quando ho iniziato io a fare
biodinamica steineriana, era una piccola struttura però già funzionante.
Questo tipo di scelta è nata da esperienze precedenti?
Felice: anche mio padre non poteva vedere le sostanze chimiche, io ci ho provato
un anno o due poi ho dovuto fare quello che diceva mio padre, anche se non c’era
più. Mio padre mi ha lasciato un’azienda agricola con una stalla
convenzionale; quando sono arrivato qua era un po’ abbandonato quindi ho
messo tutto a vigneto. Questo era il poderino di mio padre, poi è diventato
il mio.
I suoi genitori cosa coltivavano?
Felice: c’erano un po’ di mucche, un po’ di grano, un po’ di
tutto perché una volta l’agricoltura era fondata non sulla quantità ma
sulla diversità, si seminava un po’ di frumento, un po’ di
granoturco, un po’ di prato.
Di che qualità erano queste colture?
Felice: non me lo ricordo, sono passati più di trent’anni.
Cosa significa biodinamica steineriana?
Felice: Steiner è il nome della persona che ha creato la biodinamica,
ha parlato di biodinamica ma tra le altre cose ha parlato anche di omeopatia
e di altro. Ha parlato di agricoltura nel 1926, ha dato delle indicazioni per
aiutare il terreno ad essere coltivato senza concime.
In che cosa consiste esattamente?
Felice: come prima cosa questo è letame di mucca fresco. Si prende il
letame in una stalla sempre di agricoltura biologica o biodinamica e si mette
in un corno di vacca e lì ci sta 6 mesi, dall’autunno alla primavera.
Nonostante tutto, dopo questo preparato, anche a prenderlo in mano non sporca,
quindi ha avuto una trasformazione. Viene poi dinamizzato e spruzzato nel terreno,
la dinamizzazione è una pratica corrente da noi e consiste nel prendere
un barile, girare prima a destra facendo un vortice e poi a sinistra, per un’ora
intera. La prima trasformazione di questo letame avviene nel corno: prima viene
messo il letame poi si chiude il corno. La punta funziona da antenna, tramite
i raggi del sole si trasforma e diventa questa polvere contenuta nel barattolo
che poi va dinamizzata come ho detto.
Ne basta poco, è come se andassi con lo spandi-letame con mille
quintali di letame.
Questo trattamento quante volte si fa?
Felice: si fa in primavera e, ripeto, questo poco ha l’effetto di 500,
1.000 quintali di letame.
Quali altri sono gli insegnamenti che ha lasciato Steiner?
Felice: uno è questo, il 500. Sono tutti numerati, poi abbiamo il 501.
Questo è quarzo vuol dire polvere di vetri…questo per fare la gradazione
all’uva un cucchiaino, due cucchiaini dinamizzato. Se ne do tre mi brucia
l’uva, quindi è potente. Anche questo va messo nel corno però va
messo in primavera e si toglie in autunno. Prima invece per il 500 abbiamo detto
che va messo in autunno e tolto a primavera, perché qui l’antenna
deve prendere il massimo del sole. Qui abbiamo già i due prodotti base.
Questa è la cassetta apposta che deve contenere i prodotti, dentro c’è dell’humus
e va tenuta al fresco.