11/08/2006
Bar/Osteria
Fanano
Alessandro Cantergiani
Imprenditore
I prodotti del Bar Commercio degli anni ’20 - ‘30:
Aranciata, Spongata, Caramelle, Torrone, Ghiaccioli
PARTE 1
Ci racconta la storia di questo posto?
Alessandro: qui ai primi del ‘900 è nata l’attività del
Caffè del Commercio che è stata fondata da mio nonno, si chiamava
Bonucci Antonio, era un imprenditore di quell’epoca, dal niente. Lui ha
cominciato a produrre l’aranciata Monte Cimone che veniva prodotta nel
laboratorio sotto al bar con delle macchine progettate praticamente da lui. Alla
mia sinistra è la macchina dove veniva imbottigliata l’aranciata
Monte Cimone, venduta in tutto il Frignano. Quest’altra macchina piccola
era per fare le caramelle incartate e vendute nel bar, l’altra macchina
a fianco serviva per mettere il seltz che serviva per aggiungere gas alle bevande
vendute nel bar. Avevamo la ricetta della spongata Bonucci che è un ricetta
segreta; questo dolce è stato prodotto e continua ad essere prodotto qua
dagli attuali gestori, un dolce tipico natalizio che può essere conservato
anche fino a sei mesi in modo naturale.
Come eravate organizzati nelle varie attività?
Alessandro: c’era mia nonno, i figli e le figlie soprattutto, ne aveva
sei e lavoravano tutte nel bar, questo qui lo chiamavano il caffé delle
tette. Il nonno invece era l’organizzatore di tutti i lavori dei vari prodotti
realizzati qua dentro.
Questo avveniva in che anni?
Alessandro: nel 1920. Qui oltre alla produzione delle acque minerali c’era
la produzione della pasticceria, avevamo un laboratorio sotto, con un forno a
legna dove venivano fatte le paste vendute nel bar con tutti prodotti nostrani.
Tutto quello che si produceva si faceva con le materie prime del Frignano.
Ci vuole parlare dell’aranciata?
Alessandro: venivano portate delle damigiane che sotto nel laboratorio venivano
misurate e calibrate per creare un succo giusto. Avevamo delle damigiane con
dentro il succo dell’arancia.
Perché qua si faceva l’aranciata?
Alessandro: perché l’aranciata era una bevanda di largo consumo
e naturalmente nel bar venivano vendute aranciate, limonate, cedrata.
Le arance come arrivavano qua?
Alessandro: arrivavano le damigiane con dentro già il succo d’arancio,
in genere venivano dalla Sicilia o dalla Campania e qui venivano trasformate
in bibite e poi vendute. Il succo di arancia veniva combinato poi con il gas,
sotto c’era una apparecchiatura per mettere dentro il gas nell’aranciata.
Ma veniva allungata con dell’acqua?
Alessandro: sì, la nostra, l’acqua di Rovinarasa. Abbiamo un documento
che dice che l’acqua dell’acquedotto poteva essere usata per produrre
queste aranciate perché era perfettamente pura.
Ci andava aggiunto anche lo zucchero?
Alessandro: no.
Una volta messo il gas cosa succedeva?
Alessandro: dopo veniva imbottigliata sotto nel laboratorio, poi c’erano
delle cassette di legno dove le varie bottigliette erano poste; una parte erano
vendute al bar, una parte vendute nei bar della zona.
Arrivava fino a Modena l’aranciata Monte Cimone?
Alessandro: no, non credo, solo nel Frignano.
Ci parli delle vostre caramelle?
Alessandro: sotto nel laboratorio preparavano l’impasto. Le cuocevano nella
macchina grossa dove facevano anche il torrone, poi con quella macchinina davano
le dimensioni alla caramella che venivano poi incartate tutte a mano.
A che gusti erano le caramelle?
Alessandro: menta, arancio, limone, i più tradizionali.
Come si vendevano?
Alessandro: sfuse, con quei famosi vasi che non esistono più con i vari
colori.
Che cosa ha in mano?
Alessandro: questa era la prima bottiglia della aranciata Monte Cimone, perché ancora
non c’era l’imbottigliamento per cui c’era il sistema con la
pallina, che serviva da tappo. Prima veniva introdotto il liquido, poi dopo il
gas che produceva la chiusura automatica della bevanda. Per aprire con una cannuccia
veniva spinta giù la pallina e così facendo si apriva la bottiglia.
Fino a quando si è usato questa bottiglietta?
Alessandro: fino al 1930 circa, poi dopo è nata l’altra bottiglietta
con questa etichetta, imbottigliata sempre in casa, chiusa con i tappini sempre
della ditta Bonucci Antonio, nel laboratorio si imbottigliava aranciata, limonata
e orzata.
Si era partiti con l’aranciata Monte Cimone?
Alessandro: prima si era partiti con l’aranciata Monte Cimone che era la
bevanda principale più consumata, poi sono nate in alternativa le altre
bevande.
Questa è l’etichetta originale?
Alessandro: questa è l’etichetta originale realizzata da un progetto
di un artista locale, queste era la cassetta dove si stipavano le bottiglie di
aranciata. Queste sono le cartine con cui si incartavano a mano le caramelle.