HOME PAGE
\ Interviste \ Più viste \ Seghi Rino, Seghi Amedeo\ Seghi Rino, Seghi Amedeo \ leggi testo

08/08/2006

Cucina


Documento senza titolo

Savoniero di Palagano
Bruno Ricchi e Graziano Albicini
Compagnia del Ciaccio e Frittellozzo
Preparazione del Ciaccio e del Frittellozzo di castagne  

PARTE 2

Si ricorda quando si preparavano a casa sua?
Bruno: mia nonna prendeva una teglia di terra cotta, poi mettevano subito la farina e pian piano con l’acqua, lo preparava lì per lì l’impasto. A casa dei contadini si mangiava sempre a mezzogiorno per chi doveva tornare al fieno o alle castagne, specialmente al tempo delle castagne. La giornata finiva a 4 e mezza, 5, si faceva notte. I raccoglitori venivano dalla Lucchesia che è la zona più povera, tuttora vengono due signori i cui nonni venivano qua. Addirittura venivano anche da Bagni di Lucca con le statuine del presepio, nel dopo guerra subito.
I giovani qui sono attenti a questa tradizione del ciaccio?
Bruno: sì, perché noi li abbiamo arruolati, lui è molto bravo ma è figlio d’arte, Andrea, poi è bravo anche per i frittellozzi , è il nipote di Delio. Noi col nostro gruppo andiamo da tutte le parti, sono nati altri gruppi ma per esempio quello di Montefiorino fa solo la sagra del tartufo, non va in giro. Quelli di Polinago li fanno per la loro festa e noi siamo un po’ chiamati dappertutto. Noi abbiamo depositato il marchio alla Camera di commercio da nove anni, allora abbiamo detto che il ciaccio palaganese si faceva così così e così, e per dieci anni il ciaccio palaganese era questo qui; poi qualcuno ha detto che ci fa delle varianti. Per la fiera del ciaccio tra il sabato e la domenica direi che ne abbiamo fatti oltre 2000.
Ci fa vedere come prepara l’impasto per fare i ciacci?
Bruno: faccio l’impasto con mezzo chilo di farina 0, calcolo 15 grammi di sale, e acqua quanto basta. Qualcuno mette l’acqua minerale ma noi usiamo l’acqua delle nostre fontane che è buonissima o dell’acquedotto del Dragone. Sono stato un po’ scarso nell’acqua, ora l’aggiungo però è meglio eliminare prima i nodi. La colla è fatta, però bisogna lasciarla lì almeno mezzora prima di usarla, allora quella piccola parte di crusca che c’è torna a galla e fa un leggero velo più scuro. Prima di usarla, tra mezzora, un’ora, ci dò un altro colpo. È molto semplice. Graziano Albicini Frittellozzo di Castagne