17/07/2006
Cucina
Montese
Milena Bononcini
Rezdora
Maltagliati con i fagioli e frittelle di castagne
Le castagne, i dolci e la colomba di Natale
PARTE 4
Preparazione delle Frittelle di Castagno
Milena: la farina di castagno una volta si conservava dentro a dei cassoni
di legno, la pigiavano con il mattarello perché non ci rimanesse aria,
tant’è che quando si andava a prendere la farina dopo un po’ di
tempo aveva fatto tutto un blocco e usavamo un coltello per prenderla poi andava
setacciata.
Durava un anno fino a che c’era quella nuova.
Ci fa vedere come si preparano queste frittelle?
Milena: questa è farina di castagno già setacciata, prendo dell’acqua,
un mestolo di legno, un pizzico di sale, poi faccio la pastella, è la
stessa cosa per i ciacci a differenza che per i ciacci si lascia più dura,
più soda.
Gli ingredienti dei ciacci sono sempre gli stessi?
Milena: sì.
Ma i ciacci non sono fritti?
Milena: no, vanno cotti con le tigelle.
Le frittelle si mangiavano quando?
Milena: la sera al mattino, quando avevamo voglia di frittelle e magari non
c’era pane, mia madre faceva le frittelle o di castagno o di farina bianca.
E si mangiavano con qualcosa?
Milena: se c’era sì.
Cosa c’era di solito in casa?
Milena: le frittelle di solito si mangiavano con i latticini, ricotta, formaggio
tenero, qualsiasi cosa anche la coppa di testa. Ecco questo impasto è la
consistenza per i ciacci, le tigelle vanno scaldati sul fuoco e i ciacci messi
in mezzo a due foglie.
Che foglie sono?
Milena: di castagno di solito perché è una foglia larga e lunga
e copre bene la pasta. Per le tigelle la foglia di noce fresca è l’ideale, è eccezionale
lascia un buon profumo, noi le avevamo e so che mia madre le usava sempre.
Vedete come si gonfiano le frittelle, queste sono piccole, di solito si fanno
più grandi; la farina di castagno ha valore adesso, l’ho pagata
circa 8 euro, 8,50; d’altra parte chi ha lavorato nelle castagne capisce
perché costa cara.
Voi vendevate anche la vostra farina di castagno?
Milena: no producevano solo per la famiglia.
