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21/08/2006

Agricoltura


Documento senza titolo

Pievepelago  
Alfredo e Arrigo Coppi
Agricoltori mezzadri  

PARTE 1

Questo podere quanto è grande?
Alfredo: di preciso non lo so: sarà una ottantina di ettari
La parte coltivata?
Alfredo: sarà 25
La portate avanti voi l’attività?
Alfredo: fin che si può...!
Quanti anni sono che siete su questo fondo?
Arrigo: dai miei nonni a noi siamo dal 1914 che siamo qui. I miei erano di Riolunato ora ci siamo noi che siamo la terza generazione
Alfredo: siamo rimasti solo noi
Quante persone vivevano qua?
Alfredo: eravamo in quattordici, i nostri genitori, i nonni, gli zii che avevano anche loro due figli poi lo zio è andato in America nel ’52 è andato via
E non è mai tornato?
Alfredo: è tornato una volta nel ‘57
Qui cosa coltivava vostro padre?
Arrigo: si coltivava un po’ di frumento e di erbaggio, non c’era mica quel lavoro che c’è ora.
 Coltivavano per vivere, per mangiare, si seminava il grano, si mieteva a mano col falcetto poi si batteva nell’aia con le chierce. Dopo è venuta poi la macchina, che si trebbiava con la trebbia
Il grano di che qualità era?
Arrigo: c’era di diverse qualità, quel frumento rosso, la terranova ultimamente. Poi quel segale per coprire i fienili una volta, il frumento si macinava e si dava alle mucche, la farina di segale un tempo si mangiava pure, non era mica tanto buono, veniva nero
Voi l’avete mangiato?
Alfredo: no, noi non l’abbiamo mangiato
Il contratto che avete avuto per la gestione del terreno come era? Il terreno era di vostra proprietà o eravate mezzadri?
Arrigo: noi siamo venuti qua a mezzadria. Allora usava quel sistema li, ossia se uno non aveva abbastanza soldi quando si spostava da un sito all’altro prendeva dal padrone le bestie in affitto, a stima diciamo così nel senso che “queste bestie qui costano tanto e mi dovete dare tanto” e si dava pian piano, quando si poteva
Alfredo: se no quando andava via doveva dare quella somma li. Allora ce ne erano poche di mucche a quei tempi, quattro mucche solo, avevamo tante pecore
Così poche mucche?
Alfredo: quattro mucche o cinque al massimo
Di che razza erano?
Alfredo: erano quelle nostrane di una volta che adesso non ci sono più
Arrigo: erano grigie, erano bestie da lavoro perché la terra si voltava con le bestie poi portavano il concime, il fieno a casa. Tutto facevano con le bestie, erano come asini da soma, erano abituate a lavorare col giogo, sulla groppa si attaccava l’aratro, l’erpice. Tutto si faceva come si fa ora coi trattori
Si usavano solo per lavorare?
Arrigo: anche per il latte, ma lavorando ne facevano poco
Alfredo: non ne facevano mica tanto, quando avanzava facevano un po’ di formaggio
Il formaggio lo facevate qui? Cos’è, un formaggio di latte vaccino?
Arrigo: si ma c’erano anche le pecore
Che razze di pecore c’erano?
Alfredo: mah, quelle poi…
Arrigo: c’erano quelle bianche e quelle more
Alfredo: stavano poi a casa due mesi perché poi andavano giù in pianura
Andavano giù col pastore?
Alfredo: si ma c’è andato anche mio padre a portarle giù in pianura
Ci raccontate un po’, le pecore restavano in montagna un paio di mesi, quali?
Alfredo: le pecore venivano in montagna di maggio e a fine agosto andavano via, andavano giù a piedi in pianura
Quante pecore avevate voi?
Alfredo: eh ne avevamo più di 100
Arrigo: quando siamo venuti da Castello erano di più: 200
Alfredo: dopo hanno avuto delle malattie, il vaiolo, e ne sono morte tante
Chi se ne occupava qui in montagna?
Alfredo: c’era mia cugina
Arrigo: una donna apposta che andava dietro alle pecore tutto il giorno, partivano la mattina e venivano giù alla sera. Dopo si mungevano
Quante volte si mungono le pecore?
Arrigo: due volte, come le mucche
Quindi la mattina prima di partire
Alfredo: e la sera quando ritornavano
Arrigo: tutte le bestie da frutto si mungono due volte
La lana?
Alfredo: eh, si vendeva
Chi tosava le pecore?
Alfredo: mio zio, i nostri genitori
Arrigo: venivano poi degli altri, si aiutavano insieme, tutti pastori, perché in un giorno era lunga a tosare le pecore. Ci vuole tempo, un quarto d’ora l’una
La tosatura quante volte avveniva?
Arrigo: due volte
Alfredo: in pianura di marzo, dopo qui ad agosto prima di andare via. Era poi lunga così, mica tanto lunga
Ma la lana era sempre uguale?
Arrigo: di lunghezza?
Si
Arrigo: calcolavano i mesi
E la qualità?
Arrigo: direi di si, era sempre lo stesso
Ma le pecore qui in montagna prima di essere tosate non si fanno passare in mezzo al fiume?
Arrigo: eh si, prima di tosarle si, gli facevano fare il bagno perché la lana veniva bella pulita
Alfredo: ci sono andato anche io ad aiutare un pastore, ne ho buttate giù parecchie
Dove le portavate voi?
Alfredo: qua sotto a 100 metri c’era un fiume li buttavano giù lì
Arrigo: facevano una bella traversata
Le spingevate dentro?
Arrigo: si buttavano giù
Quanto tempo stavano in acqua?
Alfredo: attraversavano il fiume ed erano già a posto
Poi dopo si tosava?
Arrigo: dopo quattro giorni se c’era bel tempo si asciugavano e si cominciava a tosarle, se no si insudiciavano ancora
E a chi si vendeva?
Arrigo: al sig.Riva
Alfredo: c’erano tutti i mercanti di lana
Da dove venivano questi mercanti?
Alfredo: dalla Toscana. Baldassarri per esempio faceva il commerciante di lana
Quindi passavano per le case?
Alfredo: si sapevano che c’era la lana e la portavano a vendere al mercato a Fiumalbo o a Pieve, la gente conosceva come il mercante di bestie. Ora se vai a Fiumalbo c’è il mercante lo conosci e gli chiedi “vuoi una mucca? Vieni a vedere, la prendi”
La pagavano in contanti?
Arrigo: si, penso di si ma noi non si è mai venduta veramente, si teneva per la famiglia.
 Quindi non avete mai venduto la lana?
Arrigo: ma una volta non c’erano mica le maglie di cotone, c’erano quelle di lana. Era meglio forse, se uno sudava la lana ritira il sudore non senti mica i brividi addosso nella schiena, è una cosa bella quella lì
Chi filava la lana?
Arrigo: tutte le donne su di qua, io ho ancora sei filarini
Alfredo: filavano la canapa anche, poi facevano i lenzuoli nel telaio