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15/09/2006

Cucina


Documento senza titolo

Parrocchia di Gombola, Frazione di Polinago
Don Gualtiero Meliconi
e le sue collaboratrici:
Irene, Anna, Oriele, Maria e Silvana
Sacerdote – imprenditore  
Preparazione dei “tortellini del prete”
Racconti di 50 anni vissuti come sacerdote: fondazione dei caseifici sociali, i corsi professionali, le aziende  

PARTE 1

Signore, siete tutti qui a preparare i tortellini per la sagra di Gombola. Quando c’è?
Gruppo: il 29 settembre per San Michele.
 Voi siete tutte di Gombola?
Gruppo: sì.
 Siete amiche, parenti?
Irene: parrocchiane e diamo una mano per l’aiuto della parrocchia.
 Ogni anno vi trovate sempre qui per questa occasione?
Irene: ci troviamo anche tre-quattro volte all’anno perché la Madonna del Carmine è la protettrice, le quarantore che si festeggiano qui ancora come una volta, e la domenica delle Palme.
 Quanti tortellini si preparano per la festa del 29 settembre?
Irene: l’anno scorso c’erano 54 sacerdoti a pranzo, eravamo una settantina a mezzogiorno e la sera una sessantina.
 Chi ha preparato l’impasto della sfoglia?
Gruppo: l’Irene.
 Quanta farina e quante uova ha impastato?
Irene: io ho preso 7 kg di farina, li ho messi dentro l’impastatrice e poi ho messo in base alla farina le uova.
 Quante uova, quindi?
Irene: praticamente circa 63-64 uova, ho fatto due impasti perché con l’impastatrice tira molto, potrebbe andare male il motorino.
 Lei quando ha imparato a fare i tortellini?
Irene: io ho imparato abbastanza piccola perché ero la più grande di casa mia, io ho avuto dei problemi perché mia mamma era ammalata allora stavo a casa da scuola con uno zio a cucinare.
 Di che anni sta parlando?
Irene: del ’43-’44.
 E quanti anni aveva lei?
Irene: otto o nove.
 Una volta però la sfoglia si faceva col mattarello?
Irene: eh sì. Si cominciava a fare la sfoglia, la più grossa rabbia era quando si strappava. Si rompeva, allora me la facevano rifare. Io sono cresciuta con la nonna perché la mamma è morta che avevo 7 anni.
 La nonna era poi la sorella del padre dell’Irene (la perpetua) allora siamo seconde cugine. Con la nonna eravamo una famiglia numerosa perché c’erano i suoi figli e quattro nipoti, noi senza la mamma.
 Allora si facevano di quelle sfoglie grandi per fare un piatto di pastasciutta ciascuno. La pastasciutta c’era solo alla domenica, finanziariamente non stavamo male.
 Quanti anni ha lei?
Irene: 81.
 Questa pastasciutta che cosa era esattamente?
Irene: era buona, non si comperava …
Ma alla domenica non si facevano i tortellini?
Irene: eh… i tortellini li facevano a Pasqua, a Natale e la sagra San Michele e basta.
 Quindi la pastasciutta della domenica cosa era?
Irene: erano le tagliatelle, c’era il torchio, chi l’aveva; noi lo avevamo comperato ma era duro da tirare... insomma si faceva prima a fare le tagliatelle.
 Le tagliatelle come le condivate?
Irene: con la salsiccia perché in casa si uccideva il maiale. C’era il latte perché si aveva le mucche d’inverno. D’estate invece si andava al casaro, d’inverno si faceva il formaggio in casa. I tortelloni li faceva mia nonna perché aveva le pecore e faceva la ricotta con il formaggio di pecora. I suoi tortelloni erano buonissimi anche allora e poi c’era più appetito che adesso, si lavorava in campagna e si veniva a casa con una fame… eravamo con le bestie e con tutto… c’era gente che soffriva molto anche la fame, allora era miseria, eravamo nel ’35-’36. Poi incominciarono le guerre.
 Eravate proprietari terrieri?
Irene: sì, avevamo il nostro fondo. Avevamo la stalla con le bestie.
 Allora che mucche c’erano?
Irene: la modenese bianca e anche la garfagnana, quelle grigie con quelle cornette che lavoravano molto, aravano, portavano il biroccio, ci volevano quelle lì perché le modenesi erano più delicate a lavorare, poi ultimamente cominciarono a venire le svizzere. Avevamo due mucche, madre e figlia, di quelle garfagnane grigie che lavoravano la terra. Avevano 19 anni: adesso, dopo 6-7 anni non vivono più; non facevano mica tanto latte però latte molto buono e poi lavoravano lavoravano, dicevano che avevano la copa, i calli alle spalle… iera li montanari…
Il ripieno dei tortellini chi l’ha preparato?
Gruppo: sempre l’Irene.