11/08/2006
Giornalista
Fanano
Almo Pasquali
Giornalista e scrittore
Usi e tradizioni agrarie, coltivazioni e tecniche – La castagna
PARTE 4
Le vie delle transumanza quante erano, o ce n’era una sola?
Almo: prima andavano molto anche in Maremma però ai miei tempi - io sono
del ’20 - andavano tutti qui nel ferrarese, nel ravennate, tanto è vero
che mia suocera è nata a Ravenna perché la madre era di Ospitale,
ma qui ci rimanevano poco, maggio, giugno, luglio e agosto - ma poi erano sempre
via. Fino al ’30, anche dopo, qualcuno andava giù a piedi e poi
con la costruzione delle strade sono venuti sù i camion e li portavano
in camion. Dopo la costruzione della ferrovia porrettana, inaugurata nel 1961,
un certo tempo c’erano i vagoni a due piani dove caricavano le pecore,
le portavano giù.
Ogni gregge da quante pecore era composto?
Almo: 100, 200, 300, anche lì c’era una organizzazione, e vergai, da
verga, quello che aveva il bastone, che aveva sotto dei garzon, i garzoni,
dei ragazzi in generale. Il vergaio quando andava via gli veniva affidato due
o tre greggi di venti, trenta pecore, lui li ammucchiava tutti e poi li portava
a svernare in pianura. Il garzone si dice che per paga quando tornava indietro
gli davano un cappello. L’importante è che venissero mantenuti,
che non fossero a carico della famiglia. Poi il cane da pastore era una cosa
meravigliosa, mi ricordo che una volta passò un gregge, a un certo momento
il pastore “imbecil, non vedi che manca la nera?” al cane,
mancava la pecora nera, questo cane dopo un po’ scese con la pecora nera
davanti.
Che razze di cani erano queste?
Almo: li addestravano, in generale erano quelli spinoni, io ne ho viste di tante
qualità, poi i primi tempi passavano a piedi quindi anche per Fanano,
andavano nelle frazioni su a Fellicarolo… anche lì c’era
una organizzazione, c’era una pecora più vecchia che aveva un campano
e poi c’erano delle altre che avevano dei campanelli un po’ più piccoli
che tenevano poi dietro a questo. È la vita del pastore… eppure
sù in alto erano tutti pastori eh.
E adesso invece?
Almo: adesso non c’è più nessuno, nel nostro Appennino viene
un pastore o due dalla Toscana, vanno sù in una borgata che si chiama
la Scafa, è l’ultima borgata e poi c’è l’Alpe,
e anche lì una volta ci stavano 7, 8 famiglie di pastori. Ha aggiustato
una casa e viene qui dalla Toscana, è un pastore donna ma è del ’20
anche lei, ha poi il figlio, si vede che hanno interesse. Ne viene qualcuno anche
dalla zona di Fellicarolo ma ormai non c’è rimasto più niente.