21/08/2006
Menni di Farina Castagna
Pievepelago
Alfredo e Arrigo Coppi
Agricoltori mezzadri
PARTE 2
Quando le pecore partivano dalla montagna per la pianura si affidavano
a qualcuno?
Arrigo: si andava sempre via in due di noi
Dove si andava?
Arrigo: verso Ferrara qual’era la strada che si faceva per scendere?
Arrigo: la via era da Strettara, Pavullo, Coscogno, Vignola e via
Alfredo: ci volevano otto giorni per andare giù, facevano diverse tappe
Arrigo: quei contadini lungo la strada sapevano, avevano già tutto il
posto per quando arrivava il pastore, c’erano dei rifermi dove riposarsi
e dare da bere anche alle bestie
Invece per quanto riguarda il podere ci avete detto che c’era
soprattutto frumento
Alfredo: frumento e basta, si seminava un po’ di erba
Arrigo: non era mica come ora, una volta la medica non si sapeva neanche che
cosa era
E cosa si raccoglieva allora?
Arrigo: roba misera: erba selvatica, un po’ di trifoglio, ora non si può nemmeno
seminare perché il trifoglio è di impegno forte perché non
secca mai, perché ha il gambo grosso e la foglia è sottile.
Lei secca poi quando si rivolta salta via subito, la sostanza è nella
foglia. Adesso la medica e poi loietto…
Alfredo: si, è lunga e sottile ma non dura mica
Arrigo: quella fa un anno, un anno e qualcosa al massimo, c’è la
coda di topo quella dura un po’ di più è una specie di loietto,
una volta c’era anche la ginestrina ma per il latte non è tanto
indicata
Perché?
Arrigo: non rende molto
Frutta ce n’era qua su?
Alfredo: ce n’era parecchia ma sono so quanti anni che non viene mica,
viene poi cade giù, le cornacchie la mangiano
Nico: che frutta c’era?
Alfredo: più che altro mele. Poi c’erano ciliegie e pere
Che qualità di mele avevate qua su?
Alfredo: si chiamavano i durelli, renetta, ce n’erano diverse piante ma
adesso non c’è più niente
Arrigo: sono diventate vecchie anche loro
Alfredo: c’era una mela che ne hanno pesati otto quintali
Da un solo albero?
Alfredo: da un albero solo, erano delle mele che venivano belle grosse ma adesso
non vengono più niente
E dove si portavano queste mele?
Alfredo: si vendevano! Si portavano da Bertagni che aveva la bottega...
E per casa si tenevano?
Alfredo: si tenevano gli scarti, si vendevano quelli più belli
E per conservarle?
Arrigo: si mantenevano, non c’era bisogno di fare niente
Alfredo: fino a giugno
Arrigo: si stendevano sulla paglia, basta che non girassero stai pur tranquillo
che fino a giugno si mantenevano senza tanti problemi
Invece la parte a bosco rendeva qualcosa?
Arrigo: il bosco cresceva sempre, una volta si tagliava ogni vent’anni
Che piante erano quelle del bosco?
Arrigo: più che altro il faggio, una volta andava parecchio. Facevano
il carbone qua nel dopoguerra, la legna che è venuta giù dal monte
di Modino lassù non si sa mica quanta legna è venuta giù qua,
avevano messo la teleferica e la mandavano giù
Vite qui non ce n’è mai stata?
Alfredo: no.
Non viene mica su per di qua
Il vino si compera?
Alfredo: si lo comperiamo più che altro in Toscana
Anche una volta era così?
Alfredo: si, ma si consumava poco vino, una volta
Arrigo: una volta era raro. Una volta non c’era mica nessuno che beveva
il vino. Qualche volta quando c’era Ferragosto, la festa da qualche parte,
quando si tosavano le pecore allora si andava a prendere due o tre fiaschi alla
bottega, basta, poi finiva tutto li
Cosa si vendeva e cosa si comperava?
Arrigo: si comperava poco, il sale, un po’ di zucchero
La carne la producevate tutta voi?
Arrigo: beh... si teneva galline, conigli e il maiale. Una volta non si vendeva
mica tanto facile perché tutti facevano il formaggio, per trovare un formaggio
di pecora o un misto metà mucca metà pecora era un problema, si
trovava mica tanto facile. Adesso è prezioso, allora c’era da per
tutto, allora si mangiava come secondo col pane
Cosa si mangiava una volta... pane e formaggio…?
Alfredo: tanta polenta a mezzogiorno più che altro
Mettevate voi il granoturco?
Alfredo: si comprava più che altro
Arrigo: non viene mica a maturire qua
Non viene qua?
Arrigo: per venire viene, ma dopo rimane bianco
La mattina voi quando eravate giovani cosa mangiavate?
Alfredo: si mangiava la farina di castagno. Tanta, alla mattina era sempre quello:
farinata di castagno.
Le castagne le raccoglievamo noi, ce n’erano parecchie. Si faceva
un trenta quintali poi si seccavano, si macinavano e si metteva via per tutto
l’anno
La farina poi come si utilizzava per mangiarla?
Alfredo: ci vuole un po’ di acqua e si fa diventare un po’ dura,
dopo si metteva nei piatti e si lasciava raffreddare un po’
Arrigo: era come un budino, diciamo così
Si mangiava così da sola?
Alfredo: con un po’ di latte
Arrigo: anche con un po’ di formaggio sopra grattugiato. Quanto pagherebbe
per sentire la gente, ma davvero ... d’autunno qua nei negozi si paga un
otto euro al chilo...la farina di castagne...!
Erano qua i castagneti?
Alfredo: in quella vallata là
Ma i ciacci, i borlenghi li conoscete?
Arrigo: i borlenghi sono di grano
Alfredo: di segale, li fanno di segale. I ciacci li facevamo sempre,
c’era mia nonna, tutti i giorni
Con le cotte nel camino?
Alfredo: si!
Come si mangiavano?
Alfredo: con la ricotta