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06/09/2006

Cucina


Documento senza titolo

Pompeano, Frazione di Serramazzoni  
Patrizia Girotti
Gestore della Trattoria “Cacciatori” con le rezdore  
I tortellini  

PARTE 2

Patrizia, come si prepara il pesto per i tortellini?
Patrizia: una padella viene messa sul fuoco con il burro, questa è la dose per fare circa 5 kg di tortellini: 500 gr di vitello, 500 gr di maiale, 500 gr di mortadella, 250 gr di prosciutto crudo, viene messo a rosolare il tutto.
 Da quanti anni gestisci la trattoria Cacciatori?
Patrizia: quindici anni.
 Da chi hai ereditato questa passione per la cucina?
Patrizia: un po’ i miei zii, i miei nonni i miei genitori.
 Chi lavora con te in trattoria?
Patrizia: c’è mia zia, dei miei cugini, tutti collaboratori, parenti, vicini che ci diamo una mano.
 Questa trattoria nasce con te quindici anni fa?
Patrizia: no, c’era anche prima, c’è sempre stata. Questa è una vecchia osteria, era un posto di ritrovo per le persone che passavano a piedi o a cavallo e qui c’era il bere ma anche il sale, la farina, e qualcosa da poter mangiare. Questo posto c’è sempre stato poi col tempo le cose sono migliorate e si fa sempre di più.
 Dicci quello che state facendo.
Patrizia: il ripieno va rosolato appena, non deve essere cotto ma solo rosolato, si può già tirare via e il ripieno è finito.
 È tutto macinato quello che usi vero?
Patrizia: sì, tutta macinata, come vedi ha un colore rosa, non deve essere stracotta solo rosolata e poi ci va il parmigiano reggiano e la noce moscata che verranno aggiunti quando la carne è fredda perché il parmigiano cuoce e non va bene; adesso lo tiriamo via, va versato in una bacinella fredda perché nel tegame potrebbe continuare a cuocersi.
 Non abbiamo specificato nella carne quali tagli usi?
Patrizia: il vitello va bene comunque, per il maiale andrebbe meglio il filone perché è la parte più buona, il prosciutto deve essere sempre a questa altezza, mai all’inizio o alla fine, non deve avere dei colori attorno, giallo o meno, perché se ha un pizzico di giallo prende l’agro immediatamente il ripieno e rovina tutto, deve essere un prosciutto nostrano del consorzio di Modena, mortadella e parmigiano reggiano. Al ripieno rosolato ancora caldo va aggiunto il sale e la noce moscata perché essendo caldo aiuta a sciogliere sia la noce che il sale, che è importante, perché nel ripieno deve essere uniforme il gusto. Per un ripieno come abbiamo detto ci vogliono circa 50 gr di sale anche 70 a seconda chi ama più o meno saporito, e una noce moscata, una noce macinata fresca, perché il sapore della noce si deve sentire. Il tutto viene mescolato bene e poi una volta sciolto il sale bisogna sempre lasciarlo raffreddare.
 In questo caso noi abbiamo già preparato un ripieno uguale con le stesse dosi già freddo così possiamo continuare a lavorare sul ripieno con il parmigiano reggiano, molto importante è l’occhio più che le dosi, in un ripieno come questo un chilo e mezzo di parmigiano ci vuole, si usa anche le mani in cucina che è la cosa più sicura per amalgamare le cose soprattutto un ripieno del genere.
 Tu i tuoi primi tortellini quando li hai fatti?
Patrizia: io ero piccola, ho iniziato con i miei zii e i miei nonni poi ho avuto una attività del genere inerente alla pasta fresca, avevo otto-nove anni ero una bimba che era brava in cucina.
 Sai fare anche la sfoglia con la cannella?
Patrizia: non sono così brava perché il progresso mi ha aiutato in questo caso, fino a cinque – sei anni fa la tiravo a mano con la macchina, far tanti tortellini a mano è pesante. Ecco il ripieno ben mescolato, come vedete ha cambiato colore, è diventato più chiaro, a questo punto fare i tortellini sarebbe un po’ difficile perché il ripieno non è compatto, sbriciola quindi adesso una volta ben mescolato vuole passato in un tritacarne con tutto, compreso il parmigiano reggiano.
 Uova tu non ne usi?
Patrizia: nel pesto non ci vanno le uova, è sufficiente questo, molti lo mettevano per tenere il ripieno unito ma se c’è un buon parmigiano è tutto ok, non importa l’uovo. Quando passa il ripieno viene giù compatto, pastoso e morbido da poter prendere a pezzettini microscopici per poter fare un tortellino.
 Quanti tortellini fai per la trattoria?
Patrizia: noi facciamo sui 150-200 Kg alla settimana, forse anche di più, non ci ho mai tenuto dietro.
 Chi viene qui viene a mangiare i tortellini.
 Altre tue specialità?
Patrizia: i tortelloni di ricotta e i tortellini che noi facciamo anche di pasta verde con i funghi, la pasta viene fatta con gli spinaci messi crudi nella farina, il ripieno è lo stesso. Facciamo anche le crescentine e il gnocco e li abbiniamo con gli affettati nostrani, il parmigiano col miele, le marmellate e l’aceto balsamico, poi la carne: abbiamo la selvaggina, come lepre e cinghiale. Adesso il ripieno compatto lo metto su un piatto e lo porto alle operatrici.