22/08/2006
Cucina
Villa Sorra – Castelfranco Emilia
Orianna Manfredini
Carmen Moretti
e Teresa Franchini
Volontarie della Festa dell’Unità
Preparazione dei maltagliati coi fagioli
Racconti di vita in campagna
PARTE 1
Orianna, cosa sta mescolando?
Orianna: ho messo i fagioli a bagno ieri sera, poi stamattina ho riempito il
pentolone dell’acqua. Ho messo i fagioli dentro con le patate, le carote
e il sale, li ho fatti bollire poi oggi li ho macinati e c’è venuto
il buion. Adesso è pronto per cuocere i maltagliati che stasera
li diamo da mangiare, i lavagrugn o i maltagliati. Gli ho messo dentro
le croste del formaggio, adesso quando gli metto dentro la pasta le taglio
piccoline e via che vanno... Questa è un’altra pasta che usiamo
noi nell’ambito della festa: sono i tortelloni alla vecchia Modena che
sono tortelloni di ricotta, spinaci, prezzemolo, parmigiano.
Come li condite?
Orianna: questi li condiamo con un sugo che preferirei non dirglielo.
Ci mette della carne?
Orianna: speck, pancetta e cipolla però se anche glielo dico voi non siete
capaci perché ci vuole tantissima cipolla cotta in un certo modo, dopo
va la pancetta salata.
Questo ragù si fa come si faceva una volta?
Orianna: 20 anni fa si condivano con il ragù normale di maiale o di manzo,
con quello che c’era nelle famiglie.
Stasera cosa si mangia?
Carmen: tortelloni alla vecchia Modena, tortelloni burro e salvia, risotto alla
Villa Sorra, strigoli ai funghi porcini, tagliolini al tartufo. Questi sono i
primi; di secondo abbiamo la fiorentina con osso, fiorentina alla piastra, nodino
di vitello, filetto di manzo alla piastra, filetto di manzo al pepe verde, filetto
di manzo all’aceto balsamico, braciola di maiale ai funghi porcini, roast
beef con sedano e grana, straccetti di gorgonzola, tagliata di manzo alla Villa
Sorra; di contorni abbiamo spinaci alla primavera, cipolline in agro dolce e
insalata mista. Orianna: noi abbiamo dieci secondi e cinque minestre.
Tutte le sere?
Orianna: sì, tutte le sere.
Quanti anni sono che lavorate per questa festa?
Orianna: tantissimi. Carmen: io ne ho 66, saranno cinquant’anni, forse
di più.
In quanti siete delle storiche che hanno iniziato da tanto
tempo?
Carmen: prima ha cominciato lei.
Orianna: io prima lavoravo a Nonantola, facevo la cuoca.
E prima ancora?
Orianna: la mezzadra. Ero in campagna, perché i miei non mi hanno fatto
studiare. Ero la più vecchia di tutti i figli e nipoti, mi hanno mandato
in campagna a badare i maiali, a mungere le mucche perché avevo 14 anni
ma è come se ne avessi avuti 20 perché bisognava andare, avevamo
una famiglia numerosa e bisognava tenere il passo con gli altri, avevamo tante
mucche tanti maiali… dovevamo per forza andare. Eravamo sette fratelli,
tre sposati, e avevamo una zia che allora gli dicevano che era una putta, una
zitella si dice adesso; ci preparava tutte le mattine il gnocco col melone, al
mattino alle sei e mezzo lei preparava per 24 persone due, tre chili di gnocco
col melone quando c’era, altrimenti con l’uva quando c’era
l’uva. Quando non c’era l’uva il gnocco da solo perché era
già un lusso. Questa era la colazione perché poi ci alzavamo un
po’ prima, mungevamo le mucche e poi dopo si mangiava.
E voi Carmen?
Carmen: noi eravamo in otto fratelli poi c’erano tre fratelli di mio padre
con la loro famiglia, poi c’era il nonno, uno zio non sposato e si andava
tutti in campagna, i tre fratelli più piccoli sono riusciti a studiare
ma noi no.
Chi rimaneva in cucina?
Carmen: c’erano in tre cognate, una settimana per uno a fare da mangiare,
facevano i turni; diversamente tutti in campagna, avevamo un podere che era qui
vicino a Villa Sorra di 50 biolche.
Eravate proprietari?
Carmen: ma no… mezzadri, non c’era mica nessuno proprietario una
volta… invece quando mi sono sposata mio marito era proprietario, mi sono
sposata del ’61.
E la rezdora a casa cosa preparava da mangiare?
Carmen: quello che si poteva, come la mamma dell’Orianna, quello che c’era,
c’era poco… non è come adesso che si dice cosa si fa di
secondo… si faceva quello che c’era.
E quindi?
Carmen: dei secondi non ce n’erano perché quando si faceva il brodo,
la carne di manzo si mangiava la sera, perché il secondo non c’era
mica… i tortellini… ah Teresa.
Teresa: prima mangiava l’anziano, i giovani calma: prima il papà,
la mamma, i più grandi e i più piccoli dopo.
Carmen: il piatto era prima degli uomini naturalmente, poi se ce ne rimaneva
c’erano le donne e i bimbi, una volta. Invece adesso è cambiata
la storia, prima i bimbi e dopo i vecchi… vero che è così?
E voi la sfoglia la facevate?
Carmen: la sfoglia…
A che età avete imparato?
Carmen: io avevo 13, 14 anni ma anche adesso la faccio a mano.
Di quante uova la fa?
Carmen: fino a 5 riesco a farla benissimo perché cinque uova è già una
bella sfoglia.
Una volta facevano il pane in casa, c’era il forno, si metteva a
lievitare, c’era in dialetto dicevamo la grama.
Orianna: la gramadora… questi sono i maltagliati.
Carmen: questa è la sfoglia tagliata male.
Che vanno a cuocere dentro al brodo di fagioli, questo piatto
si faceva a casa vostra?
Carmen: oh… sì.
Orianna: adesso è un lusso.
Carmen: i tortellini una volta all’anno, ma questa sempre.
Solo una volta all’anno i tortellini?
Carmen: i tortellini… per Natale e Pasqua, due volte.
Orianna: ma a casa di qualcuno perché si passava anche.
Carmen: si mangiava bene solo quando si spandeva il letame con i confinanti,
perché una volta i contadini si aiutavano l’uno con l’altro,
si diceva a zerla, si aiutavano e quando venivano gli aiutanti coi cavalli… perché io
parlo di prima del ’59, mi sono sposata del ’61, e allora sì che
si mangiava bene, si mangiava il prosciutto, c’era il salame, si mangiava
a mezzogiorno, si faceva merenda al pomeriggio alle 5 e dopo si cenava. Si mangiava
bene anche quando veniva la macchina da trebbiare.
E in quel caso cosa si preparava?
Carmen: il brodo, la gallina quelle cose lì.
Si tirava il collo alla gallina?
Carmen: noi eravamo mezzadri ma le galline le abbiamo sempre avute però i
tortellini… si sognavano.
Orianna: il mezzadro sai cosa vuol dire? Che metà andava al padrone
e metà era del mezzadro, la mia mamma portava la gallina alla padrona
però lei voleva la gallina dal pelo bianco, non la gallina dalla penna
nera… la vita di contadini una volta… adesso stan bene!
Carmen: beh adesso di contadini non ce ne sono più, adesso ci sono proprietà.
Insomma, una volta quando si facevano i tortellini era un evento.
Carmen: eh sì, una volta era un evento.
Allora come ci si organizzava? Alla mattina si faceva la sfoglia…
Carmen: ma la mattina… quando fai la sfoglia li devi fare subito, non
puoi mica aspettare di fare la sfoglia al mattino e fare i tortellini alla sera.
Il ripieno quando si preparava?
Carmen: lo facevi e lo usavi subito, perché una volta non c’erano
mica i frigo eh… una volta uno che aveva la cantina fresca era già fortunato
da metterci i salumi e quelle cose lì… ma chi aveva i frigo una
volta?
Orianna: il frigo era il davanzale della finestra d’inverno se c’era
fresco… ma c’era che ci pensava perché eravamo in tanti in
famiglia che il mangiare era talmente poco che non c’era bisogno di frigo
perché andava subito mangiato. Se arrivavi un po’ in tempo riuscivi,
altrimenti mangiavi poi quell’altro giorno oppure ti arrangiavi con una
mela, na sciapeda, una marmellata, un bensone.
Teresa: io andavo a ballare, prendevo con me le scarpe per non romperle,
andavo scalza poi le adoperavo per andare a ballare…
Lei quando si è sposata?
Carmen: nel ’61.
Cosa ha fatto il giorno del matrimonio?
Carmen: beh, una bella festa si faceva una volta, io mi sono sposata l’8
luglio che era di sabato, fino al giovedì sera io e mio zio abbiamo portato
a casa tutto il grano che si falciava con la mietilega, si portava sù nel
fienile poi il sabato mi sono sposata, la domenica ho cambiato casa perché sono
andata con mia suocera, il lunedì c’era un secchio di roba da lavare… quello è stato
il mio viaggio di nozze.
Orianna: le dico io che bel viaggio di nozze che ho fatto… mi sono
sposata il sabato mattina, quando siamo andati a letto non abbiamo neanche potuto
dormire perché gli amici venivano sotto la finestra, poi al mattino mi
sono alzata normalmente verso le 7, non è che ti hanno lasciato a letto
un’ora in più...
sai due sposini freschi… mi ha detto mio suocero: “vai bene
a mungere quella mucca là” che era dura, così facevo i nervi
di più, poi dopo niente, abbiamo munto… alla domenica a governare
le mucche.
Carmen: io invece quelle cose lì le facevo prima di sposarmi, dopo
sposata i miei non le avevano.
Orianna: e poi durante la settimana… adesso ti dico anche questa… mio
marito mi ha fatto un regalo perché è andato via la sera alle 8
ed è venuto a casa quell’altro giorno a mezzogiorno… hai
capito… allora io piangevo e dicevo a mia suocera “ma com’è?”, la
dis “ah ma ti sei sposata, ti devi aspettare di tutto”.