02/10/2006
Cucina
Vignola
Elde Franchini
Rezdora
Tagliatelle al ragù e il crème caramel
PARTE 4
Siamo passati ora al dessert con il suo famoso crème caramel.
Elde: il crem caramel migliore d’Europa...
non rida perché se lo mangia mi dice “signora è il
più buono del mondo”.
Incominciamo con gli ingredienti.
Elde: metto latte.
Fresco vero?
Elde: sì.
Quanto ne mette?
Elde: tre litri di latte, tre etti di zucchero.
Aggiunto al latte freddo?
Elde: sì, un cucchiaio di zucchero vanigliato.
Abbondante?
Elde: sì brava, e una scorza di limone, e lo lasciamo bollire un’ora
e mezzo. Il latte se bolle troppo forte va fuori, allora bisogna trovare la gradazione
giusta del fuoco in modo che bolla sempre senza andar fuori, un’ora e mezzo
e diventa la metà di questo quantitativo perché evapora l’acqua
e diventa fitto.
Ogni tanto va mescolato?
Elde: sì.
Non va coperto?
Elde: no, delle volte lo copro per far prima, quando è coperto bolle prima
però devo sempre stare attenta perché altrimenti il latte... adesso
facciamo il caramellato. Metto un goccino d’acqua e ci aggiungo due etti
di zucchero (per i tre litri di latte), molte volte nelle case li fanno in quelli
stampini, nel ristorante invece usiamo questi.
Il caramellato si fa solo con acqua e zucchero?
Elde: e basta.
Fuoco vivace?
Elde: abbastanza.
Questo crème caramel da quanto tempo lo proponete voi
alla Bolognese?
Elde: il crème caramel è un dolce bolognese, in tutte le famiglie
bolognesi si fa, anzi è un dolce che facevano generalmente i contadini
perché è fatto solo di latte e uova che in campagna non mancavano.
Noi da sessant’anni in questo ristorante lo abbiamo sempre fatto,
i nuovi ristoranti non sanno mica che esiste questa roba perché ormai è andato
giù di moda. Questo latte deve bollire un’ora e mezzo e un po’ lo
devi controllare anche se riesci a trovare la posizione giusta del bollore, poi
questo crème caramel, ci sono persone che lo mettono a finire di cuocere
nel forno della stufa con l’acqua però, dentro nella stufa diventa
molto asciutto. Sentivo le signore che venivano a mangiare qua e mi dicevano “io
lo faccio però lo metto nel forno della stufa perché si fa prima” allora
ho pensato “adesso provo anch’io” perché qui debbo sempre
tenere un tegamino di acqua perché quella lì evapora e devo sempre
aggiungerne mentre nel forno della stufa non c’è bisogno di aggiungere
l’acqua; l’ho fatto però c’era qualche cliente che lo
lasciava lì. Diventa più secco invece qui è cotto bene ma è morbido...
Questa ricetta è una ricetta di casa sua?
Elde: è una ricetta bolognese, perché più che crème
caramel sarebbe fior di latte. Il vero nome sarebbe fior di latte perché questo
latte che bolle per un’ora e mezzo ci rimane solo il fiore del latte, solo
che se noi diciamo fior di latte i clienti dicevano “che cos’è?” e
noi “come il crème caramel fatto in casa” e per essere più spicce
diciamo crème caramel. È un dolce che fanno anche in altri Stati
ad esempio al Sud America, viene chiamato anche latte alla portoghese però qui
da noi è fior di latte.
La scorzetta del limone l’avete sempre messa?
Elde: sì ma come nella crema che fanno tutti in casa no... la fan tutti?
beh... nella crema ci va la scorza di limone che dopo si toglie perché il
latte con questa scorza di limone è buono, gli dà quel saporino
che è buono. Guarda che dentro la caraffa c’è rimasto del
latte, prova a sgocciolare perché noi siamo quelli di una volta che teniamo
d’acconto tutto ...delle volte capita che ne rimane, noi siamo della vecchia
generazione, voi altri siete moderni, giovani, la miseria quando siete nati voi
altri oramai l’Italia... era prima che c’erano dei problemi.
Nel bolognese questo dolce quando si faceva?
Elde: nelle occasioni importanti per Natale, per Pasqua, poi a quei tempi quando è stato
inventato non c’erano neanche i forni nelle stufe perché una volta
nelle case c’era il camino, ma siccome era un dolce che costava poco perché i
contadini in casa avevano questi ingredienti...
Ci mancava forse lo zucchero?
Elde: sì, ecco, l’unica cosa era lo zucchero.
Si sta facendo il caramello?
Elde: sì, in quei due etti di zucchero e in quel goccio d’acqua
che mi hai dato. Lo faccio scuro perché è buono scuro.
Elde, qualche altro dolce tipico che si faceva a casa vostra?
Elde: si faceva la ciambella, la crostata, la torta di mele, questi dolci normali.
Li fate anche qui?
Elde: sì, però la specialità è sempre questa, sai
la ciambella anche i fornai la sanno fare bene però il crème...
io ho la pasticceria qui in centro, quelli che fanno la torta Barozzi, quando
vengono qui, adesso gli anziani sono morti, mangiano sempre due crème
caramel a testa perché il nostro è speciale.
Cosa sta facendo adesso?
Elde: metto il caramellato in fondo.
Lo mette bollente negli stampini?
Elde: se si raffredda non si riesce più.
È un po’ scuretto ma lo preferisco scuro, è un po’ scuro
stavolta mi è passato un po’.
Perché è rimasto qualche minuto in più?
Elde: sì, basta mezzo minuto, qualche secondo...
Quindi quanto tempo ci vuole per prepararlo?
Elde: bisogna andare a occhio, sta lì finché non è pronto.
Vediamo che il latte comincia a essere in ebollizione e in
questa fase cosa bisogna fare?
Elde: ho abbassato il gas per cercare la posizione in cui bolla senza andare
fuori.
Nel frattempo deve mescolare?
Elde: sì perché questo è latte intero.
Quante volte lo fa alla settimana?
Elde: dipende, anche due-tre volte.
Ecco signora, è passata circa un’ora e mezza abbiamo
fatto restringere i tre litri di latte e abbiamo fatto raffreddare.
Questo è il risultato che abbiamo adesso, e adesso lei
lavora con il latte a freddo.
Elde: allora metto 17 uova; due intere, le altre solo il rosso.
Quindi questo è un po’ il segreto del suo crème
caramel, le uova in quantità in proporzione al latte.
Elde: non è che lo fa diventare solido solo le uova, è anche il
latte, diventa solido solo con questi due ingredienti, se per esempio facciamo
la crema ci mettiamo la farina perché diventi solido, poi tanti dolci...
qua invece, è il latte che a forza di bollire....
Adesso con una frusta viene amalgamato tutto.
Ed è pronto per essere messo nelle formine? Si è sempre
fatto utilizzando queste formine?
Elde: no, lo faccio io nel ristorante per comodità così. Generalmente
c’è quello stampo con in mezzo il buco, quello poi fa molta più fatica
a cuocere a bagno maria perché è più spesso, ci vuole del
tempo, è per quello che le signore lo mettono nel fuoco della stufa così fan
prima.
Poi si tagliava a fette?
Elde: sì... questo così si presenta bene. Un cliente mi diceva “è un
dolce che non è dolce però è meglio dei dolci” e infatti
non è dolce per il fatto che non è molto dolce stomachevole, per
il fatto di questo caramello lì un po’ scuro che lo rende...
A proposito dei suoi clienti, sappiamo che qua è venuto
qualche personaggio?
Elde: molti vengono in incognito.
Tra i famosi chi è venuto?
Elde: Gianfranco Ferré che aveva una simpatia per la nostra trattoria, è venuto
spesso qui.