HOME PAGE
\ Interviste \ Più viste \ Meliconi Don Gualtiero\ Meliconi Don Gualtiero \ leggi testo

25/08/2006

Mulino


Documento senza titolo

Casa Mazzone, Frazione di Sestola
Renzo Bianchi
Mugnaio
Mulino   

PARTE 1

Ci racconta la storia di questo mulino?
Renzo: dai documenti che hanno trovato in Regione risale al 1600.
 Sono cambiati diversi proprietari, mio padre l’ha comperato nel 1930, io ho sempre abitato qua.
 Lei, quindi, continua il lavoro di suo padre?
Renzo: da piccolo lo facevo perché era il lavoro della famiglia, poi ho smesso per 35 anni, ho smesso l’attività che facevo e sono tornato qua, si fa per hobby non per interesse.
 Questo mulino quindi è in funzione ancora, e cosa è successo, che cambiamenti ha dovuto fare al mulino per adeguarsi alle nuove leggi?
Renzo: certo se non era mica a norma la sanità non ci dava il permesso.
 E cosa ha dovuto fare?
Renzo: sopra c’erano i mattoni, c’erano delle crepe e non era tanto pulito, allora abbiamo fatto l’intonaco, per terra abbiamo messo le mattonelle, abbiamo allargato la porta, abbiamo fatto le casse in ferro che prima erano in legno ma il lavoro grosso è qua sotto.
 Sotto cosa c’è?
Renzo: sotto ogni macina una ruota, dove ci sono tutte le pale che con l’acqua spingono la macina, cioè la forza motrice si svolge sotto.
 Queste pale sotto sono state cambiate?
Renzo: prima erano in legno, però in legno non duravano, si rompevano sempre, poi chi le fa più in legno… c’erano i pali che vengono sù anche quelli in legno, noi li abbiamo tirati via e li abbiamo fatti in ferro con delle pulegge, ci abbiamo messo dei cucchiai che fan girare la macina solo che ce ne sono tredici ogni macina, tutto da rifare. Qua per lo più si macina grano e castagne.
 Ci vuole fare vedere quali sono le macine del grano?
Renzo: quella macina per il grano tenero, quella per il grano duro, quella per il mais e quella per le castagne.
 Ci vuole spiegare Renzo le varie differenze di macina?
Renzo: questa è una macina che si chiama zuccarina, di colore verdino, che leviga il grano un po’ più sottile e fa la crusca liscia.
 Che provenienza ha questo sasso?
Renzo: nel bresciano, questa macina è adatta per il grano tenero perché è più leggera più piccola e non si batte mai. La battitura della macina avviene così: si prende sù la macina con questa specie di gru, si prendono via le casse, la tramoggia, la macina si prende sù e si ribalta così, è un sasso pesante questo qui, è 7-8 quintali, quella lì è 14, poi una volta che è ribaltata si prende un martello, bisogna farci tutti i denti, è una cosa abbastanza difficile perché bisogna saperlo fare.
 Ogni quanto bisogna battere la macina?
Renzo: qui la faccio poche volte così la crusca diventa più sottile e grande, liscia, perché questo qua il grano lo liscia, quella là invece lo trita un po’, ecco perché si macina con l’acqua. Con l’acqua si macina molto più piano, mettendo un motore elettrico la macina va forte e il grano viene un po’ bruciato. Questa altra macina è chiamata la bresciana, è chiamato un verde bresciano, anche quella che sta sotto, chiamata la macina che dorme perché sta ferma.
 Sopra invece abbiamo questa macina, che caratteristiche ha rispetto all’altra?
Renzo: è un po’più ruvida come sasso, tende a tritare un po’ più il grano perché il grano duro come il farro da macinare è durissimo. Questa è una macina col sasso molto ruvido, è chiamata la ghiaia, cioè di ghiaia, sia la macina sotto che quella sopra, e macina il granoturco per la polenta.
 Questo sasso da dove arriva?
Renzo: verso Trento nei torrenti ci sono grossi scogli e ci sono degli artigiani che fanno le macine, oramai non le faranno più.
 Quindi le sue macine quanti anni anno?
Renzo: io non lo so, le ho trovate qui, una macina può andare avanti anche 50 anni però bisogna tenerci dietro facendoci i solchi.
 Renzo, ci vuole spiegare come è fatta una macina sotto?
Renzo: è fatta come quella sopra. La macina, vede, è fatta così: una ruota con un buco in mezzo poi ci sono i solchi fatti così, cioè come un ombrello, con i solchi girati, perché nel girare riesce a buttare la farina sotto il piano. Un tempo nei mulini vecchi non c’erano queste casse e la farina andava tutta in giro.Ora invece essendoci la casse, la farina viene portata tutta qua. A macinare un quintale di grano come si deve bisogna metterci un’ora, un’ora e dieci quando la forza c’è tutta, cioè tanta acqua perché ce ne vuole per fare girare le ruote.
 Ci fa vedere l’ultima macina?
Renzo: è una macina composta di pezzi, si chiama francese. Questi sono tutti pezzi di sassi durissimi speciali, messi assieme con un cerchio che li tiene; lì non serve nemmeno farci i denti perché è ruvida e ce la fa da sola.
 Questa è adatta per che cosa?
Renzo: per le castagne, un tempo si macinava la ghianda per il bestiame, però c’è stato un tempo in cui si faceva anche il caffè con la ghianda.